In data 23 febbraio u.s. è stata diramata la Circolare con cui il Consiglio dei Ministri, al fine di evitare la
diffusione dell’infezione da coronavirus, sospende le uscite didattiche i i viaggi di istruzione in tutte le
scuole.
La pubblichiamo unitamente alle raccomandazioni per contrastare la diffusione del contagio e il numero
verde istituito dalla Regione Campania per ogni tipo di informazione necessaria.
Al riguardo ritengo importante aggiungere ulteriori raccomandazioni relative alla frequenza degli
ambienti scolastici e, più in generale, di ambienti affollati.
Siccome le aule scolastiche, trattengono per diverse ore al giorno e a contatto ravvicinato, studenti e
docenti, bisogna consentire una costante e adeguata areazione degli ambienti stessi.
Non ritengo altresì superfluo ripetere quanto è già diffusamente noto, ovvero che l'infezione da
coronavirus, pur essendo molto virulenta, non produce un'alta mortalità. Le categorie più esposte
restano gli anziani e le categorie debilitate.
Purtuttavia, ad oggi e supponiamo per molto tempo ancora, la prevenzione, rimane l'unica difesa alla
diffusione del virus.
Quindi bisogna evitare, per quanto possibile, di avere contatti ravvicinati, nonché di portare la mani alla
bocca, al naso e agli occhi (alle mucose in genere) e lavarsi le mani con soluzioni alcoliche o, in
mancanza, con prodotti disinfettanti. Consiglio a tutti gli studenti di portare con sé confezioni di
disinfettanti per le mani e fazzoletti monouso e di utilizzarli frequentemente e ogni qualvolta si venga a
contatto con ambienti e superfici ad uso comune.
Queste sono norme igieniche normalissime, che però assumono carattere di inderogabilità in occasioni
particolari come quelle che ci accingiamo a vivere.
Bisogna attuare un'efficace prevenzione prima che si verifichino casi clinici.
Ultime raccomandazioni:
- la mascherina serve solo ad evitare la diffusione nel caso siamo noi stessi portatori di virus, ma non ci
difende dall'infezione.
- evitiamo di leggere e diffondere notizie che hanno alcun fondamento, che tanti sconsiderati
pubblicano sui social, perché a volte la diffusione di false informazioni può provocare più vittime degli
eventi stessi.
Grazie